Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4960 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:4960SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo è un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, finalizzato al ripristino della legalità urbanistica violata, a prescindere dall'individuazione del soggetto responsabile dell'abuso. L'ordine di demolizione può essere legittimamente adottato nei confronti del proprietario o del detentore del bene, anche qualora non siano gli autori materiali dell'illecito, in quanto il destinatario dell'ordine deve essere il soggetto che, al momento dell'emanazione del provvedimento, si trova nella disponibilità materiale dell'opera abusiva e può quindi provvedere concretamente alla sua rimozione. La risalenza temporale dell'abuso non costituisce di per sé causa di esenzione dalla sanzione demolitoria, potendo al più incidere sull'onere motivazionale gravante sull'amministrazione, la quale deve comunque provvedere all'accertamento e alla repressione dell'illecito edilizio, salvo il caso in cui sia trascorso un considerevole lasso di tempo dalla commissione dell'abuso e l'amministrazione abbia ingiustificatamente omesso di intervenire, determinando così un affidamento del privato sulla tolleranza dell'illecito. L'ordine di demolizione è sufficientemente motivato con il mero accertamento dell'esecuzione dell'intervento edilizio in assenza del prescritto titolo abilitativo, senza necessità di una specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, che è in re ipsa nel ripristino dell'assetto urbanistico violato. Infine, non è configurabile il vizio di disparità di trattamento rispetto ad altri abusi edilizi non sanzionati, in quanto gli atti repressivi degli illeciti urbanistici hanno carattere vincolato e non discrezionale.

Sentenza completa

N. 01273/2006
REG.RIC.

N. 04960/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01273/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1273 del 2006, proposto da:
D'Ambrosio Pasquale, rappresentato e difeso dagli avv.ti Bruno Cimadomo, Assunta Attanasio e Francesco Cerulli, con i quali elettivamente domicilia in Napoli alla via F. Lomonaco n. 3;

contro

Comune di S. Giuseppe Vesuviano, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Maurizio Renzulli, con il quale elettivamente domicilia in Napoli alla piazza Sannazzaro n.71 presso l’ Avv. V. Barone;

per l'annullamento

1.dell’ordinanza prot. n.91058 del 22/11/2005, notificata in data 06/12/2005 di sospensione e di demolizione…

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