Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20653 del 15 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20653PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso nel reato di estorsione sussiste anche quando il contributo causale del correo sia limitato alla fase finale della riscossione dei proventi, in quanto nella fattispecie plurisoggettiva l'attività antigiuridica di ciascuno, ponendosi inscindibilmente con quella di altri correi, confluisce in un'azione delittuosa che va considerata unica e produce l'effetto di far ritenere giuridicamente attribuibile a ciascuno dei concorrenti il risultato finale dell'evento cagionato. La riscossione delle somme dalla vittima, pertanto, non costituisce un "post factum" rispetto alla commissione del reato, idoneo ad integrare il reato di favoreggiamento, ma configura un concorso nel reato di estorsione in quanto influisce sull'evento costitutivo dello stesso, contribuendo al conseguimento della coartazione perpetrata nei confronti della vittima e a portare così a termine la condotta delittuosa. Inoltre, in presenza dell'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p., nella duplice forma della finalità agevolatrice del gruppo camorristico e del metodo mafioso, opera la duplice presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia cautelare, che può essere superata solo attraverso l'allegazione e la documentazione di elementi oggettivi idonei a dimostrare l'insussistenza di tali esigenze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 20 ottobre 2022 dal Tribunale di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TRIPICCIONE Debora;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. RICCARDI Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Salerno, in …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.