Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 6261 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:6261SENB

Massima

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Il Comune, nell'esercitare il potere di revoca di licenze commerciali ai sensi dell'art. 19, comma 4, del D.P.R. n. 616/1977, è vincolato dalla proposta motivata dell'autorità di pubblica sicurezza, preposta istituzionalmente alla tutela dell'ordine pubblico, la quale può richiedere la revoca qualora accerti la sussistenza di un pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica. In tali casi, il Comune è formalmente competente a revocare le autorizzazioni da esso rilasciate, pur non avendo una competenza propria ed autonoma in materia di ordine pubblico. La valutazione dell'autorità di pubblica sicurezza circa la sussistenza del pericolo per l'ordine pubblico è sindacabile in sede giurisdizionale solo in presenza di evidenti incongruità ed illogicità. Pertanto, il Comune è tenuto a revocare la licenza commerciale su richiesta motivata del Prefetto, senza poter effettuare una propria autonoma valutazione sulla sussistenza del pericolo per l'ordine pubblico, essendo tale valutazione rimessa in via esclusiva all'autorità di pubblica sicurezza. La revoca della licenza, in tal caso, costituisce l'unica misura proporzionata ed adeguata a tutelare l'interesse pubblico primario dell'ordine e della sicurezza pubblica, senza che il Comune possa applicare misure meno afflittive, come la sospensione. Inoltre, la revoca non è subordinata alla reiterazione della violazione che ha dato luogo alla sospensione, essendo sufficiente la gravità della stessa, accertata dall'autorità di pubblica sicurezza. La motivazione del provvedimento di revoca può avvenire anche per relationem, attraverso il richiamo a documenti e atti istruttori che comprovino in modo esaustivo la sussistenza del pericolo per l'ordine pubblico, senza che sia necessaria la materiale allegazione di tali atti.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/05/2021

N. 06261/2021 REG.PROV.COLL.

N. 03090/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 3090 del 2021, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS--OMISSIS-SRL.S, in persona del legale rappresentante p.t., con domicilio digitale presso gli indirizzi di posta elettronica certificata, come risultanti dai registri di giustizia, degli avv.ti Paolo Pirani e Marco Valerio Mazzatosta che la rappresentano e difendono nel presente giudizio

contro

COMUNE DI VITERBO, in persona del Sindaco p.t., con domicilio digitale presso l’indirizzo di posta elettronica certificata, come risultante dai registri di giustizia, dell’avv. Maria Vittoria Ferroni che lo rappresenta …

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