Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile, anche se non accompagnato dall'esecuzione di opere edilizie, è rilevante sotto il profilo urbanistico ed edilizio solo se comporta il passaggio da una categoria funzionale ad un'altra tra quelle tassativamente individuate dalla legge, senza che rilevi l'incremento del carico urbanistico. Pertanto, la trasformazione di un immobile da cinematografo a media struttura di vendita, rientrando entrambe nella categoria "commerciale", non integra un mutamento di destinazione d'uso urbanisticamente rilevante ai fini del pagamento del contributo di costruzione, il quale è dovuto solo nelle ipotesi tassativamente previste dalla legge regionale, ovvero in caso di aumento della superficie utile, mutamento di destinazione d'uso comportante il passaggio ad una diversa categoria funzionale, interventi di sostituzione edilizia. Inoltre, i requisiti qualitativi e di prestazione specifici obbligatori previsti dalla programmazione regionale in materia di commercio al dettaglio non trovano applicazione in edifici preesistenti e già con destinazione d'uso commerciale, a prescindere dal subingresso di una struttura commerciale ad un'altra.