Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 8363 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:8363SENB

Massima

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Il diniego di conversione del permesso di soggiorno per motivi umanitari in permesso per lavoro subordinato è legittimo qualora il richiedente sia stato condannato, anche non definitivamente, per reati in materia di stupefacenti, in quanto la condanna per tali reati costituisce, ai sensi degli artt. 4, comma 3, e 5, comma 5, del d.lgs. n. 286/1998, un atto vincolato per l'Amministrazione, a prescindere dalla gravità del reato e dalla pericolosità sociale del cittadino straniero, in ragione della presunzione di collegamento con organizzazioni criminali insita in tali fattispecie delittuose. Pertanto, la reiterazione di condanne e segnalazioni per reati in materia di stupefacenti, anche di lieve entità, legittima il giudizio di pericolosità sociale formulato dall'Amministrazione e il conseguente diniego del titolo di soggiorno, senza che rilevi la mancata prova di redditi da lavoro lecito o di un contratto di lavoro in essere, atteso che il giudizio di pericolosità costituisce ragione idonea e sufficiente per il diniego del permesso di soggiorno. Inoltre, il fatto che al richiedente sia stato precedentemente concesso un permesso di soggiorno umanitario non fa sorgere alcun legittimo affidamento, in quanto tale titolo ha carattere temporaneo e non preclude l'adozione di un successivo provvedimento di diniego per sopravvenute condanne penali.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/07/2020

N. 08363/2020 REG.PROV.COLL.

N. 04125/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 4125 del 2020, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Questura Roma, Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliati
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

previa sospensione dell’efficacia

del decreto di rigetto dell'istanza di conversione del permesso di soggiorno per motivi umanitari a motivi di lavor…

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