Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16010 del 28 aprile 2005

ECLI:IT:CASS:2005:16010PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di falsità ideologica, l'incompetenza relativa del pubblico ufficiale — ravvisabile allorché l'atto sia compiuto da un pubblico ufficiale facente parte dell'organo cui la norma attribuisce il relativo potere, ma privo di specifiche attribuzioni, come nel caso in cui sia addetto a funzioni diverse ovvero ad un diverso ufficio territoriale — non determina l'inesistenza dell'atto pubblico (come nell'ipotesi di incompetenza assoluta) ma semplicemente la sua annullabilità, con la conseguenza che, fino alla pronuncia di annullamento, l'atto esiste ed è produttivo di effetti e non viene meno la tutela penale avente ad oggetto l'attitudine probatoria del documento. (In applicazione di tale principio la S.C. ha ravvisato il delitto di falsità ideologica nei confronti di un dipendente comunale, con funzioni di capo settore dell'ufficio tecnico del Comune — per avere falsamente attestato che era stato apposto un manifesto, con il quale l'autorità comunale aveva espresso l'intenzione di acquisire locali idonei al funzionamento di una scuola elementare e che l'offerta più confacente alle esigenze dell'amministrazione era quella avanzata da una data impresa —, considerando priva di rilievo la circostanza che l'atto incriminato rientrasse nella competenza specifica del segretario generale del Comune, essendo l'imputato estraneo al settore dei contratti, trattandosi, comunque, di incompetenza relativa).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE QUINTA SEZIONE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.: Dott. FOSCARINI BRUNO - PRESIDENTE Dott. MARINI PIER FRANCESCO - CONSIGLIERE Dott. AMATO ALFONSO - CONSIGLIERE Dott. ROTELLA MARIO - CONSIGLIERE Dott. MARASCA GENNARO - CONSIGLIERE ha pronunciato la seguente SENTENZA/ORDINANZA sul ricorso proposto da: Gi. Pa. N. IL (...) avverso SENTENZA del 04/07/2003 CORTE APPELLO di CATANIA visti gli atti, la sentenza ed il procedimento; udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere AMATO ALFONSO; udito il Procuratore Generale in persona del dr. C. D'Angelo che ha concluso per il rigetto. Udito il difensore Avv. D. Ba. MOTIVI DELLA DECISIONE Il tribunale di Catania assolveva per mancanza dell'elemento psicologico Gi. Pa. dal reato di cui all'art. 479 c. p., per avere, quale capo-settore dello Ufficio Tecnico de…

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