Consiglio di Stato sentenza n. 2621 del 2005

ECLI:IT:CDS:2005:2621SENT

Massima

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Il mancato rispetto dell'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento amministrativo, previsto dall'art. 7 della legge n. 241/1990, rende doveroso l'assicurazione del dispiegarsi dei prescritti meccanismi di garanzia del contraddittorio procedimentale, in particolare quando il provvedimento finale risulti particolarmente lesivo per il destinatario in ragione della consistente durata del rapporto giuridico preesistente e della necessità di valutare eventuali condizioni o esigenze particolari dello stesso. Il mancato rispetto di tali garanzie procedimentali comporta l'annullamento del provvedimento finale, a prescindere dalla legittimità sostanziale dello stesso, in quanto la violazione dell'art. 7 della legge n. 241/1990 incide sulla correttezza e sull'imparzialità dell'azione amministrativa, compromettendo il diritto di difesa del destinatario del provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello proposto dalla Fr. s.p.a. in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv.ti An. Fa., Si. Ve., Ca. Al. Gi. e Ni. Li. ed elettivamente domiciliata presso lo studio di quest'ultimo, in Ro., via Ca. n. 118;
contro
il Ministero delle Finanze, il Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali, Agenzia del Demanio, in persona dei legali rappresentanti p.t., rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato ed elettivamente domiciliati presso i suoi uffici in Ro. via De. Po. n. 12;
per l'annullamento
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio n. 1779 del 25 febbraio 2004;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio delle Amministrazioni appellate;
Viste le memorie prodott…

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