Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 223 del 2024

ECLI:IT:TARNA:2024:223SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è un atto dovuto e vincolato, che non richiede una particolare e ulteriore motivazione rispetto all'indicazione delle norme violate, al riferimento per relationem ai presupposti di fatto contenuti nei verbali accertativi e all'individuazione e qualificazione degli abusi edilizi, di cui l'interessato non può non essere a conoscenza, rientrando direttamente nella sua sfera di controllo. L'Amministrazione procedente non è tenuta ad una valutazione preventiva degli interessi privati coinvolti, essendo preminente l'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistica violata. La presentazione di una istanza di accertamento di conformità, ex art. 36 del D.P.R. n. 380 del 2001, non rende inefficace il provvedimento sanzionatorio pregresso, determinando soltanto un arresto dell'efficacia dell'ordine di demolizione, che opera in termini di mera sospensione dello stesso. In tema di abusivismo edilizio, dal carattere vincolato del provvedimento demolitorio, adottato sul presupposto di una situazione di fatto chiara e univoca, discende l'inapplicabilità delle garanzie partecipative e in particolare dell'invio della comunicazione di avvio del procedimento. L'Amministrazione può ricorrere alla generale ingiunzione di demolizione di cui all'art. 31 del D.P.R. n. 380 del 2001, anche nelle ipotesi in cui le opere edilizie abusive siano state realizzate in zona vincolata, per le quali potrebbe procedersi alla demolizione d'ufficio ai sensi del precedente art. 27, atteso che i poteri attribuiti all'autorità comunale dalle due disposizioni non si escludono a vicenda, ma concorrono. Il provvedimento di demolizione è adeguatamente motivato per relationem, rinviando espressamente alla motivazione contenuta nel verbale di sopralluogo.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/01/2024

N. 00223/2024 REG.PROV.COLL.

N. 04963/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4963 del 2020, proposto da
Consiglia Giaccio, rappresentata e difesa dagli avvocati Enrico Maria Iossa, Domenico Marrazzo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Marano di Napoli, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- dell'ordinanza n. 39/2020 del 14.09.2020, notificata in data 22.09.2020, con cui il Dirigente dell'Area Tecnica - Settore Urbanistica ha ingiunto alla ricorrente la demolizione delle opere presuntivamente abusive eseguite in Marano di Napoli alla Via Corree di Sotto n. 75 sulla particella n. 1312 del foglio 6;

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.