Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il principio del "chi inquina paga" sancito dall'art. 239 del D.Lgs. 152/2006 (Codice dell'ambiente) impone al soggetto responsabile dell'inquinamento di sostenere gli oneri per gli interventi di bonifica e messa in sicurezza d'emergenza, anche qualora l'inquinamento si sia propagato dalla proprietà privata alla rete pubblica delle acque meteoriche. Pertanto, il proprietario dell'azienda presso la quale si è verificato l'evento inquinante è tenuto al rimborso delle spese sostenute dall'ente locale per gli interventi di bonifica, in applicazione del suddetto principio, a prescindere dalla distanza tra il luogo dell'evento e il punto di rilevazione dell'inquinamento, ove sia accertata la connessione causale tra l'attività svolta nell'azienda e il danno ambientale. L'onere della prova della responsabilità grava sul soggetto che ha subito il danno, mentre il presunto responsabile deve dimostrare l'assenza di nesso causale tra la propria condotta e l'inquinamento. Inoltre, il rimborso dovuto dal responsabile dell'inquinamento non può essere ridotto per asserite duplicazioni di voci di costo da parte dell'ente incaricato degli interventi, ove i costi addebitati siano relativi a prestazioni e lavori differenti.