Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25073 del 25 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:25073PEN

Massima

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Il giudice della convalida dell'arresto, oltre a verificare il rispetto dei termini di legge, deve valutare la legittimità dell'operato della polizia in relazione allo stato di flagranza e all'ipotizzabilità di uno dei reati previsti dagli artt. 380 e 381 c.p.p., senza entrare nel merito della gravità indiziaria o delle esigenze cautelari, né dell'accertamento della responsabilità, riservati alle successive fasi processuali. Pertanto, il giudice della convalida non è vincolato dalla qualificazione giuridica del fatto formulata al momento dell'adozione della misura precautelare, potendo autonomamente attribuire al fatto una diversa definizione giuridica nelle successive fasi del procedimento. La valutazione del giudice della convalida dell'arresto deve limitarsi a un controllo di ragionevolezza sull'operato della polizia, senza anticipare valutazioni riservate alle successive fasi processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Relatore

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Na.Me. nato in Georgia il (omissis);
avverso l'ordinanza del 21 settembre 2023 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilità del ricorso;
letta la memoria depositata l' 11 aprile 2024 dall'avv. De.Gr., nell'interesse del ricorrente, con la quale si insiste per l'accoglimento del ricorso;
RITENUTO IN FATTO
1. …

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