Cassazione penale Sez. I sentenza n. 15618 del 21 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:15618PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, nel valutare la pericolosità sociale di un soggetto ai fini dell'applicazione della confisca di prevenzione, deve preliminarmente accertare la sussistenza dei requisiti di legge in modo rigoroso e tassativo, in conformità ai principi costituzionali e convenzionali. In particolare, deve verificare: 1) Che il soggetto abbia commesso abitualmente, in un significativo arco temporale, delitti produttivi di profitti illeciti, i quali costituiscano o abbiano costituito in una determinata epoca la sua principale o una componente significativa del suo reddito. Non è sufficiente la mera constatazione di una generica propensione al delitto, ma occorre l'accertamento di una pluralità di condotte delittuose corrispondenti al tipo criminologico previsto dalla legge, individuando il momento in cui tali condotte abbiano raggiunto consistenza e abitualità tali da consentire l'applicazione della misura di prevenzione. 2) Che vi sia un nesso di derivazione tra i beni da confiscare e l'attività delittuosa abituale, accertando la sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati o comunque lecitamente conseguiti dal soggetto e dai suoi conviventi in un determinato arco temporale, in modo da poter ricondurre tali beni ai proventi dell'attività delittuosa. La motivazione del provvedimento deve dare conto in modo puntuale di tali elementi, senza poter fare affidamento su meri indizi o su una generica propensione al crimine, al fine di assicurare il rispetto del principio di tassatività e di prevedibilità della misura, in linea con i canoni costituzionali e convenzionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 31/2017 CORTE APPELLO di GENOVA, del 28/03/2019;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELLO MAGI;
lette le conclusioni del PG Dott. CASELLA Giuseppina, che chiede l'inammissibilita' del ricorso.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con decreto emesso in data 28 marzo 2019 la Corte di appello di Genova, in procedura di prevenzione, ha confermato la decisione di confisca e…

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