Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23531 del 12 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:23531PEN

Massima

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Il giustificato motivo per il porto di un coltello ai sensi dell'art. 4 della legge n. 110 del 1975 deve essere addotto spontaneamente dall'imputato nell'immediatezza del controllo da parte degli operatori di polizia, non essendo sufficiente una giustificazione dedotta successivamente, né essendo onere degli agenti richiedere le ragioni del possesso. L'ignoranza della legge penale può essere considerata inevitabile e scusabile solo in presenza di una oggettiva e insuperabile oscurità della norma, circostanza non ricorrente nel caso di specie. Tuttavia, il giudice di merito è tenuto a esaminare e motivare espressamente la richiesta di applicazione dell'esimente della particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., non potendo ometterne la valutazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente -

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. MASI Paola - Consigliere

Dott. CURAMI ((omissis)) - Relatore -

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Cu.Gi. nato a S il Omissis
avverso la sentenza del 26/04/2023 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di SASSARI
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ((omissis)) CURAMI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ((omissis)) che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilità del ricorso.
PROCEDIMENTO A TRATTAZIONE SCRITTTA.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, la Corte d'appello di Cagliari, sezione distaccata di Sassari, ha parzialmente riformato la sent…

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