Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21696 del 3 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:21696PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato si realizza quando più soggetti, con il loro contributo materiale o morale, partecipano alla commissione di un fatto illecito, ciascuno apportando un proprio ruolo attivo e consapevole. Ai fini della configurabilità del concorso, non è necessario che ciascun concorrente abbia realizzato tutti gli elementi costitutivi del reato, essendo sufficiente il suo contributo, anche non decisivo, purché causalmente connesso all'evento lesivo. Pertanto, il concorrente risponde del reato commesso, anche se non ha materialmente realizzato tutti gli elementi costitutivi, qualora il suo apporto, sia esso morale o materiale, abbia agevolato o rafforzato il proposito criminoso degli altri partecipi. In particolare, nel caso di reati commessi nell'ambito di una rissa, il concorso di persone si realizza quando più soggetti, consapevolmente e volontariamente, prendono parte all'azione violenta collettiva, a prescindere dal fatto che ciascuno di essi abbia materialmente cagionato le singole lesioni. Pertanto, il concorrente risponde del reato di lesioni, anche se non ha materialmente provocato la lesione più grave, qualora il suo contributo, anche non decisivo, abbia comunque agevolato o rafforzato l'azione violenta del gruppo di cui faceva parte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/01/2020 della CORTE APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RENATA SESSA;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TASSONE KATE, ha concluso chiedendo annullarsi la sentenza impugnata con trasmissione degli atti al giudice civile competente per valore in grado di appello con requisitoria scritta Decreto Legge n. 137 della 2020, ex articolo 23, comm…

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