Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10438 del 6 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:10438PEN

Massima

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Il diritto di critica e di libera manifestazione del pensiero, anche nei confronti di professionisti, trova il suo limite nel rispetto della reputazione altrui, sicché le espressioni offensive e diffamatorie, anche se rivolte a un avvocato, integrano il reato di diffamazione, salvo che ricorrano i presupposti della verità, della continenza e dell'interesse pubblico. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato, deve operare un bilanciamento tra il diritto di critica e il diritto alla reputazione, tenendo conto del contesto in cui le espressioni sono state pronunciate, della loro gravità, della loro idoneità a ledere l'altrui reputazione e della mancanza di un interesse pubblico prevalente. La diffamazione commessa a mezzo stampa o altro mezzo di pubblicità non è soggetta a prescrizione finché perdura la lesione della reputazione, essendo il termine prescrizionale sospeso per il tempo in cui permane la pubblicazione o la diffusione del contenuto diffamatorio. Il principio del ne bis in idem, che impedisce il giudizio per il medesimo fatto, non opera quando i fatti contestati, pur essendo collegati, sono ontologicamente distinti e fondati su diversi elementi probatori, ancorché relativi a condotte poste in essere in tempi ravvicinati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 26.6.2007 da:

avv. Zuccardi Merli Liliana, difensore di NA. Sa., nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Lecce - sezione distaccata di Taranto del 15 marzo 2007;

Letto il ricorso e la sentenza impugnata;

Sentita la relazione del Consigliere Dr. Paolo Antonio BRUNO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in sede, in persona del Sostituto Dr. Gianfranco Ciani, che ha chiesto l&…

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