Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19821 del 9 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:19821PEN

Massima

Il tentativo di omicidio si configura quando l'agente, pur non avendo realizzato l'evento morte, ha posto in essere condotte idonee e dirette in modo inequivoco a cagionare la morte della vittima, come desumibile dalle modalità concrete dell'azione lesiva, quali la sede corporea attinta, il tipo di arma impiegata, il numero di colpi inferti e la gravità delle lesioni prodotte. Ai fini dell'esclusione dell'attenuante della provocazione, è necessario che la reazione dell'agente, per la sua eccessiva violenza e sproporzionalità rispetto all'offesa subita, non risulti causalmente collegata all'evento ingiusto che l'ha determinata, anche quando questo risalga a un periodo di tempo precedente e sia stato seguito da successivi contrasti tra le parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. ALIFFI Frances - Rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/11/2018 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza resa a scioglimento della riserva assunta all'udienza del 7 novembre 2018, il Tribunale di Napoli, in funzione di giudice del riesame, ha confermato …

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