Il Comune non può rinnovare i contratti per l'affidamento di servizi pubblici in scadenza, in deroga all'obbligo di esperire procedure di evidenza pubblica, in quanto la facoltà di rinnovo prevista dall'art. 27, comma 6, della legge n. 488/1999 è riservata esclusivamente alle amministrazioni statali nel triennio 2000-2002, trattandosi di una disposizione di carattere eccezionale che non può essere estesa analogicamente agli enti locali. Pertanto, il Comune è tenuto ad indire una nuova gara pubblica per l'affidamento del servizio, alla quale la società interessata potrà partecipare, senza che possa essere riconosciuto il diritto all'affidamento diretto del servizio in assenza dei presupposti di legge. La mancata osservanza dell'obbligo di gara pubblica può comportare, al più, la perdita di chance per la società, qualora dimostri una consistente probabilità di aggiudicazione in caso di regolare procedura, ma non dà luogo a un diritto al risarcimento del danno in assenza di tale prova.