Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 972 del 2024

ECLI:IT:TARVEN:2024:972SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca del certificato di agibilità di un immobile può essere legittimamente adottato dall'amministrazione comunale solo qualora permangano concrete e accertate ragioni di inagibilità e di pericolo per la pubblica incolumità, le quali devono essere puntualmente motivate e comprovate. Tuttavia, una volta che l'interessato abbia provveduto a sanare le carenze riscontrate, effettuando i necessari lavori e presentando la relativa segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), l'amministrazione è tenuta a riconoscere la regolare agibilità dell'immobile, non potendo più mantenere in vigore il provvedimento di revoca. In tal caso, la cessazione delle ragioni che avevano determinato l'adozione del provvedimento di revoca comporta la sopravvenuta carenza di interesse all'impugnazione dello stesso, con conseguente dichiarazione di cessazione della materia del contendere. Il principio di proporzionalità e ragionevolezza dell'azione amministrativa impone infatti all'ente di revocare il provvedimento di revoca dell'agibilità una volta che siano state rimosse le cause che ne avevano giustificato l'adozione, senza che possa permanere un interesse pubblico alla conservazione di tale provvedimento. La tutela del legittimo affidamento del privato e il principio di buon andamento della pubblica amministrazione esigono pertanto che l'amministrazione proceda tempestivamente al riesame della propria precedente determinazione, al fine di adeguarla alla nuova situazione di fatto venutasi a creare.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/05/2024

N. 00972/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00497/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 497 del 2020, proposto da
Angelo Tonolo, Maria Sofia Tonolo, Attilio Tonolo, Mirta Tonolo e Associazione Home Claudia Augusta, rappresentati e difesi dall'avvocato Alessandro De Stefano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Casale sul Sile, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonio Pavan, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento:

del provvedimento dell’11.2.2020, a firma del responsabile dell’area servizi tecnici del Comune di Casale sul Sile, con il qual…

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