Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 996 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:996SENT

Massima

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La mancanza o la scadenza del titolo concessorio di un bene di proprietà pubblica determina la necessità per l'Amministrazione di riacquisire il bene concesso, venendo meno i presupposti che giustificano la corresponsione ridotta dell'indennità d'uso. L'Amministrazione, in tali casi, non è obbligata a rinnovare la concessione scaduta, potendo legittimamente disporre la riacquisizione del bene, in ossequio ai principi di tutela del patrimonio pubblico e di buon andamento dell'azione amministrativa. Il rinnovo della concessione su beni di proprietà pubblica, infatti, non costituisce un diritto del concessionario uscente, ma una mera facoltà discrezionale dell'Amministrazione, la quale deve valutare, in relazione alle proprie esigenze e finalità istituzionali, se mantenere o meno il rapporto concessorio. Pertanto, il diniego di rinnovo della concessione, motivato dalla necessità di riacquisire il bene per le esigenze dell'Amministrazione, non integra un vizio di legittimità, purché l'atto sia adeguatamente motivato e non risulti viziato da eccesso di potere. In tali ipotesi, il concessionario uscente ha diritto unicamente alla corresponsione dell'indennità d'uso, nella misura prevista dalla legge, senza che possa vantare alcun diritto al rinnovo automatico della concessione.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/01/2023

N. 00996/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01628/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso avente numero di registro generale 1628 del 2018, proposto da
- Fondazione Italiana per la Musica Antica, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa in giudizo dall'avvocato Arturo Salerni, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale Carso n. 23;

contro

- Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa in giudizio dall'avvocato Rita Caldarozzi, con domicilio eletto presso l’Avvocatura dell’Ente, in Roma, alla via del Tempio di Giove 2;

per l'annullamento

- della nota n. QC 29894 dell'8 novembre 2017,…

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