Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 761 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:761SENT

Massima

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La realizzazione di un nuovo volume edilizio, anche se di modeste dimensioni e posto a servizio di un terreno, costituisce un intervento di nuova costruzione per il quale è necessario il preventivo ottenimento del titolo abilitativo edilizio. Pertanto, in assenza di tale titolo, l'amministrazione comunale è tenuta a disporre la demolizione dell'opera abusiva, senza che sia necessaria una specifica valutazione in ordine alla sua sanabilità. Infatti, l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive è atto dovuto e vincolato, non richiedendo ulteriore motivazione oltre all'accertamento dell'abuso, essendo "in re ipsa" l'interesse pubblico alla rimozione dell'illecito costruttivo. L'eventuale possibilità di sanare l'abuso mediante il rilascio di un permesso in sanatoria, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 47 del 1985, consegue necessariamente ad un'istanza dell'interessato, mentre all'amministrazione comunale compete esclusivamente l'esercizio della vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia svolta nel territorio, con il conseguente obbligo di ordinare la demolizione delle opere realizzate in assenza o in totale difformità dal titolo abilitativo. Il concetto di pertinenza in ambito urbanistico-edilizio è più ristretto rispetto a quello civilistico, non trovando applicazione in relazione a costruzioni che, pur potendo essere qualificate come beni pertinenziali secondo la normativa privatistica, assumono tuttavia una funzione autonoma rispetto all'immobile principale, con conseguente loro assoggettamento al regime concessorio.

Sentenza completa

N. 11689/1992
REG.RIC.

N. 00761/2012 REG.PROV.COLL.

N. 11689/1992 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11689 del 1992, proposto da:
Nicola Trombetta, rappresentato e difeso, giusta procura a margine del ricorso introduttivo, dall’Avvocato Antonio Monarca, con il quale elettivamente domicilia in Napoli, presso lo studio dell’Avvocato Giovanni Di Caprio alla via Lepanto n. 53;

contro

il Comune di Cellole, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso giusta procura in calce alla copia del ricorso notificato e giusta delibera di G.C. n. 681/1992 dall’Avvocato Salvatore Falco con il quale elettivamente domicilia in Napoli presso l’Avvocato Luigi D’Angiolella al viale Gramsci n. 16;

per l'annull…

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