Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47669 del 10 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:47669PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuità del disegno criminoso, ai fini dell'applicazione dell'istituto della continuazione di cui all'art. 81, comma 2, c.p., non può essere desunta dalla sola analogia dei singoli reati per come in concreto realizzati, dall'unitarietà del contesto o dalla identità della spinta a delinquere, né dalla brevità del lasso temporale che separa lo svolgimento dei diversi episodi. È invece necessario che vi sia una programmazione e deliberazione iniziale di una pluralità di condotte in vista di un unico fine, anche se in modo solo generico e con riserva di "adattamento" alle eventualità del caso. A tal fine, assumono rilievo indiziari la coerenza modale degli episodi e la loro contiguità temporale, in quanto tali elementi possono escludere interruzioni o soluzioni di continuità della deliberazione originaria. Tuttavia, il decorso di un rilevante lasso di tempo tra i diversi episodi delittuosi costituisce un elemento ostativo al riconoscimento della continuazione, in quanto le difficoltà di programmazione e deliberazione a lunga scadenza e le crescenti probabilità di mutamenti rendono normalmente meno probabile l'esistenza di un medesimo disegno criminoso. In sede di incidente di esecuzione, l'accertamento dell'identità del disegno criminoso non può essere suffragato dal mero dubbio sulla sua esistenza, in ossequio al principio del favor rei, in quanto il riconoscimento della continuazione incide sulla certezza del giudicato in relazione al profilo della irrogazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico Giusepp - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 240/2014 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 10/02/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. TALERICO PALMA;
lette le conclusioni del PG Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 10 febbraio 2015, la Corte di appello di Reggio Calabria, quale giudice dell'esecuzione, rigettava la richiesta formulata nell'interesse di (…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.