Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5506 del 12 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:5506PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa si configura quando vi sia la prova della stabile organizzazione di una pluralità di soggetti, anche con ruoli e compiti diversificati, che si associano allo scopo di realizzare in modo sistematico e continuativo l'illecita attività di raccolta e gestione di scommesse, anche attraverso l'utilizzo di sistemi informatici paralleli e clandestini rispetto ai canali autorizzati, al fine di appropriarsi indebitamente dei proventi delle giocate e di sottrarre i relativi oneri alla rete di scommesse legale. La responsabilità penale per tale reato associativo sussiste anche per coloro che, pur non essendo direttamente coinvolti nella raccolta delle scommesse, forniscano un contributo determinante alla realizzazione del programma criminoso, come nel caso di un esperto informatico che elabori un apposito software per gestire il circuito illecito parallelo. L'accertamento della protrazione dell'attività del sodalizio criminoso oltre la data originariamente contestata può fondarsi su elementi probatori, come le risultanze delle intercettazioni telefoniche e delle analisi informatiche, che dimostrino la prosecuzione della condotta illecita, anche attraverso l'aggiornamento dei sistemi informatici utilizzati, senza che sia necessaria la prova della materiale raccolta di scommesse in tale periodo successivo. La configurabilità del reato associativo non è esclusa dalla circostanza che alcune delle condotte illecite fine siano state successivamente depenalizzate, atteso che il reato di associazione per delinquere ha una propria autonoma rilevanza penale, distinta dai singoli reati-scopo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/3/2018 della Corte d'appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Liberati Giovanni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Di Nardo Marilia, che ha concluso chiedendo di dichiarare l'inammissibilita' di tutti …

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