Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15810 del 10 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:15810PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, quale presupposto per l'applicazione di misure cautelari, è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il cui apprezzamento non può essere sindacato in sede di legittimità se non nei limiti della manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione. In particolare, l'interpretazione del linguaggio criptico o cifrato utilizzato nelle conversazioni intercettate costituisce questione di fatto, rimessa alla valutazione del giudice di merito, la quale, se risulta logica in relazione alle massime di esperienza utilizzate, non può essere censurata in Cassazione se non per manifesta illogicità. Inoltre, le dichiarazioni captate nel corso di attività di intercettazione, con le quali un soggetto accusa se stesso e/o altri della commissione di reati, hanno integrale valenza probatoria e non necessitano di ulteriori elementi di corroborazione ai sensi dell'art. 192, comma 3, c.p.p. Infine, lo stato di detenzione in atto per altra causa, anche in espiazione di condanna definitiva, del destinatario di una misura cautelare non è di per sé ostativo alla configurabilità delle esigenze cautelari, in considerazione dei molteplici benefici che l'ordinamento prevede per l'attenuazione del regime carcerario e il riacquisto anticipato della libertà, non potendosi escludere in modo assoluto che l'indagato, per una qualsivoglia ragione, lecita o illecita, recuperi temporaneamente o definitivamente la libertà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO D. - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergi - Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI - rel. Consigliere

Dott. DE SANTIS A. - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/10/2017 del TRIBUNALE DI LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Piero MESSINI D'AGOSTINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. MARINELLI Felicetta, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanz…

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