Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 179 del 2019

ECLI:IT:TARSA:2019:179SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di un manufatto edilizio ritenuto abusivo, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'ingiunzione di demolizione di un manufatto abusivo, emessa successivamente all'adozione di un diniego di concessione edilizia in sanatoria, costituisce atto vincolato e meramente consequenziale nell'ambito di un procedimento sanzionatorio sostanzialmente unitario. Pertanto, il soggetto che ha prestato acquiescenza al rigetto dell'istanza di sanatoria di opera da lui abusivamente realizzata, decade dalla possibilità di rimettere in discussione le ragioni del diniego in sede di impugnazione dell'ordine di demolizione, atteso che quest'ultimo nel diniego, divenuto definitivo perché non impugnato, rinviene il suo presupposto. 2. La realizzazione di autorimesse e parcheggi, ai sensi dell'art. 9, comma 1, l. n. 122 del 1989, è condizionata dal fatto che questi siano realizzati nel sottosuolo per l'intera altezza. Qualora, invece, non si rispetti tale condizione, la realizzazione di un'autorimessa non può dirsi realizzata nel sottosuolo, per cui in tali casi si applica la disciplina urbanistica dettata per le ordinarie nuove costruzioni fuori terra dal P.R.G., anche per quanto concerne il pagamento dei contributi concessori. 3. La mancata esatta indicazione delle aree da acquisire al patrimonio comunale in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione impartito non comporta l'illegittimità del provvedimento, considerato che l'acquisizione gratuita delle opere, della relativa area di sedime e dell'area di pertinenza urbanistica al patrimonio comunale costituisce una conseguenza ex lege dell'inottemperanza all'ordine impartito, e ben può essere operata con un successivo e separato atto. 4. Ai fini dell'ordine di demolizione di un manufatto abusivo non è necessaria la comunicazione di avvio del procedimento, prevista dall'art. 7 della legge 241/1990, essendo lo stesso un atto dovuto che non richiede la partecipazione del soggetto destinatario. 5. L'abusività di un'opera edilizia costituisce di per sé sola presupposto per l'applicazione della prescritta sanzione demolitoria, senza che sia necessaria una motivazione specifica sulle ragioni di interesse pubblico, né sull'astratta sanabilità dell'opera, né ancora sul contrasto dell'opera abusiva con gli strumenti urbanistici.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/01/2019

N. 00179/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00003/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso, numero di registro generale 3 del 2008, proposto da:
Contaldi Anna, in proprio e quale erede di Cavallaro Alfonso nonché Cavallaro Giuseppina e Cavallaro Placido, quali eredi di Cavallaro Alfonso, rappresentati e difesi dagli Avv. Francesco Antonio Di Somma e Maria Lamberti, con domicilio eletto, in Salerno, al Corso Garibaldi, 8, presso l’Avv. Valerio Iorio;

contro

Comune di Scafati, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

per l’annullamento

a) delle ordinanze, recanti entrambe il numero 1773 – Prot. 11.10.07 – 020785, emesse dal Capo Settore Tecnico…

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