La concessione della sospensione condizionale della pena allo straniero condannato per reati in tema di disciplina degli stupefacenti ne impedisce l'applicazione della misura di sicurezza dell'espulsione, in quanto la sospensione condizionale della pena implicitamente esclude l'attuale pericolosità sociale del condannato, che è presupposto imprescindibile per l'applicazione della misura di sicurezza dell'espulsione. Pertanto, il giudice non può confermare l'applicazione della misura di sicurezza dell'espulsione nei confronti di un condannato al quale è stata concessa la sospensione condizionale della pena, in quanto ciò sarebbe illegittimo. La concessione della sospensione condizionale della pena, che presuppone un giudizio prognostico favorevole sulla futura condotta del condannato, è incompatibile con l'applicazione della misura di sicurezza dell'espulsione, che invece presuppone un giudizio di attuale pericolosità sociale. Tali principi trovano applicazione sia nel caso di applicazione originaria della pena, sia nel caso di rideterminazione della pena in sede esecutiva a seguito di una pronuncia di incostituzionalità del precedente trattamento sanzionatorio più severo.