Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società New Food 2016 S.r.l. avverso il provvedimento di cessazione dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande, ha dichiarato il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse ad agire. Tale conclusione si fonda sul rilievo che, nelle more del giudizio, la titolarità dell'attività commerciale esercitata nel locale di Via Cavour n. 327 in Roma non è più in capo alla società ricorrente, bensì ad un nuovo soggetto, la Galilea S.r.l., a seguito del rilascio di una determinazione dirigenziale di trasferimento di sede negli ambiti di tutela. Pertanto, l'annullamento del provvedimento impugnato non consentirebbe comunque alla società ricorrente di riprendere l'attività di somministrazione, essendo venuta meno la sua disponibilità del locale commerciale. La sopravvenuta carenza di interesse ad agire, non contestata dalla ricorrente, comporta dunque la declaratoria di improcedibilità del ricorso, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), del Codice del processo amministrativo. Il Tribunale ha altresì escluso la possibilità di procedere all'accertamento dell'illegittimità dell'atto impugnato ai fini risarcitori, in assenza di una espressa dichiarazione di interesse a tali fini da parte della ricorrente, in conformità ai principi affermati dalla recente giurisprudenza dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato.