Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43113 del 24 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:43113PEN

Massima

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Il possesso di denaro o beni di provenienza furtiva da parte di un soggetto può costituire prova sufficiente della sua partecipazione al furto, qualora concorrano altri elementi, come la vicinanza temporale tra il furto e il rinvenimento dei beni, idonei ad escludere che il possesso derivi da una diversa fonte. Tuttavia, il giudice è tenuto a motivare adeguatamente l'esclusione della possibilità che i beni siano stati ceduti all'imputato da terzi in un breve lasso di tempo, non potendo desumere automaticamente la responsabilità per il furto dal solo possesso della refurtiva. Ciò in quanto il semplice possesso della refurtiva, pur costituendo un indizio grave, preciso e concordante, non è di per sé sufficiente a provare la partecipazione dell'imputato al delitto presupposto della ricettazione, dovendosi valutare anche altri elementi di contesto. Pertanto, la motivazione della sentenza deve esplicitare le ragioni per le quali il giudice ritiene che il possesso dei beni da parte dell'imputato sia incompatibile con l'ipotesi che egli li abbia ricevuti da terzi in un breve lasso di tempo successivo al furto, escludendone così la sua partecipazione al delitto presupposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO D. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI P. - Consigliere

Dott. PAZIENZA V. - Consigliere

Dott. PACILLI - rel. Consigliere

Dott. PERROTTI Massi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1558/2019, emessa il 4 novembre 2019 dalla Corte d'appello di Lecce;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita nell'udienza del 20 ottobre 2021 la relazione fatta dal Consigliere Dr. Pacilli Giuseppina Anna Rosaria;
Letta la requisitoria scritta, presentata ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, dal Sostituto Procuratore Generale in persona di Dr. Fodaroni Maria Giuseppina, che ha chiesto di dichiarare l'i…

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