Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 51256 del 19 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:51256PEN

Massima

Il reato di uso di atto falso di cui all'art. 489 c.p. ha carattere sussidiario rispetto alla fattispecie di contraffazione, di modo che la sua configurabilità è esclusa solo nel caso in cui l'agente sia concretamente punibile per il concorso nella contraffazione dell'atto. Pertanto, l'estinzione per prescrizione del reato di contraffazione non comporta automaticamente l'esclusione del reato di uso di atto falso, dovendo il giudice in tal caso esaminare il merito della regiudicanda agli effetti civili. La dichiarazione di falsità di atti o documenti, prevista dall'art. 537 c.p.p., costituisce una statuizione autonoma ed accessoria della sentenza penale, non impugnabile dalla parte civile ai sensi dell'art. 576 c.p.p., comma 1.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/05/2019 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere IRENE SCORDAMAGLIA;
lette/sentite le conclusioni del PG TOMASO EPIDENDIO;
Il Proc. Gen. chiede che si proceda alla correzione.
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
La Corte:
- visti gli atti del procedimento iscritto al n. 29725/2018 R.G. definito con sentenza di questa S.C. n. 37851/2019 del 2/05/2019, dep. il 12…

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