Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1934 del 2024

ECLI:IT:TARSA:2024:1934SENT

Massima

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Il provvedimento di accertamento dell'inottemperanza all'ingiunzione di demolizione di opere edilizie abusive e di irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria ex art. 31, comma 4 bis, del d.p.r. n. 380/2001 costituisce un atto dovuto e dal contenuto vincolato, la cui adozione non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 della l. n. 241/1990. Anche in assenza di un "manufatto" in senso stretto, la realizzazione di opere che modificano significativamente la realtà urbanistica e territoriale, come la cementificazione o la pavimentazione di un'area, integra gli estremi dell'illecita trasformazione del suolo urbanisticamente rilevante, assoggettata alla misura demolitoria. Il termine di 90 giorni per adempiere all'ordine di demolizione decorre dalla notifica dell'ingiunzione e non dall'atto di accertamento di inottemperanza o del suo eventuale autoannullamento. L'amministrazione comunale, pur in presenza del trasferimento del potere sanzionatorio in capo al Prefetto ai sensi dell'art. 41, comma 1, del d.p.r. n. 380/2001, rimane competente ad adottare i propedeutici atti amministrativi, come l'accertamento di inottemperanza, e a partecipare alla fase materiale demolitoria. La determinazione dell'area da acquisire gratuitamente al patrimonio comunale deve essere adeguatamente motivata con riferimento ai parametri urbanistici previsti dalla normativa e dagli strumenti urbanistici vigenti. La sanzione amministrativa pecuniaria è commisurata in base ai criteri stabiliti dall'amministrazione comunale, che possono prevedere coefficienti differenziati in relazione alla tipologia dell'abuso.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/10/2024

N. 01934/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00676/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 676 del 2024, proposto da
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio, in Salerno, via SS. Martiri Salernitani, 31;

contro

Comune di Angri, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

e con l'intervento di

ad opponendum:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((o…

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