Il provvedimento amministrativo che dispone la risoluzione di un contratto pubblico sulla base di una informativa prefettizia "atipica" deve essere annullato qualora, successivamente, tale informativa sia revocata o risulti priva di fondamento, con conseguente ripristino del rapporto contrattuale originario. In tali casi, il ricorso giurisdizionale avverso il provvedimento di risoluzione contrattuale diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto l'originario rapporto contrattuale è stato ripristinato. Le spese del giudizio possono essere compensate, in considerazione della peculiarità della fattispecie, caratterizzata da una successione di leggi nel tempo che ha inciso sulla vicenda. La massima sintetizza i seguenti principi di diritto desumibili dalla sentenza: 1. Il provvedimento amministrativo che dispone la risoluzione di un contratto pubblico sulla base di una informativa prefettizia "atipica" deve essere annullato qualora tale informativa sia successivamente revocata o risulti priva di fondamento. 2. In tali casi, il ripristino del rapporto contrattuale originario determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, rendendo il ricorso giurisdizionale improcedibile. 3. Le spese del giudizio possono essere compensate, in considerazione della peculiarità della fattispecie, caratterizzata da una successione di leggi nel tempo che ha inciso sulla vicenda. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Essa esprime i principi di diritto fondamentali desumibili dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali, ed è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.