Il Comune è legittimato a verificare, in sede di volturazione per subingresso dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività di somministrazione di bevande e alimenti, oltre alla sussistenza delle condizioni soggettive di cui all'articolo 7 della L. 287/1991, anche il permanere dei presupposti indefettibili per lo svolgimento delle attività autorizzate, individuati all'art. 3 comma 7 della medesima legge, relativi al rispetto delle norme, prescrizioni e autorizzazioni in materia edilizia, urbanistica e igienico-sanitaria, nonché di quelle sulla destinazione d'uso dei locali e degli edifici. Pertanto, il Comune è legittimato a negare la voltura dell'autorizzazione qualora il subentrante non sia in grado di produrre la documentazione attestante il possesso di tali requisiti essenziali per l'esercizio dell'attività, come il certificato di agibilità e l'autorizzazione allo scarico dei reflui, in quanto il mancato possesso di tali documenti comporta l'assenza dei presupposti necessari per lo svolgimento dell'attività di somministrazione, a prescindere dalla verifica dei requisiti soggettivi del subentrante di cui all'art. 7 della L. 287/1991.