Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3126 del 22 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:3126PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare personale deve essere applicata in concreto, valutando attentamente la gravità del reato, la personalità dell'indagato, il pericolo di fuga e di reiterazione del reato, nonché le concrete modalità di esecuzione della misura, al fine di assicurare un adeguato bilanciamento tra le esigenze cautelari e il rispetto dei diritti fondamentali della persona. Il giudice deve motivare in modo approfondito le ragioni che lo hanno condotto a ritenere una determinata misura cautelare più idonea rispetto ad altre, confutando in modo puntuale le valutazioni svolte dal giudice di primo grado. La valutazione della pericolosità sociale dell'indagato e della concreta possibilità di reiterazione del reato non può basarsi su meri sospetti o presunzioni, ma deve essere ancorata a elementi concreti e specifici, tenendo conto anche di eventuali fattori attenuanti, come il carattere isolato del fatto, l'incensuratezza, l'età e il comportamento tenuto dall'indagato. Inoltre, il giudice deve verificare che la misura cautelare prescelta offra adeguate garanzie in ordine all'isolamento dell'indagato rispetto a soggetti terzi, al fine di scongiurare il pericolo di reiterazione del reato. Infine, l'interesse ad impugnare un provvedimento cautelare viene meno quando, nelle more del giudizio di legittimità, sia intervenuta una sentenza definitiva di condanna, in quanto in tal caso viene meno la concreta ed attuale utilità dell'impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 522/2014 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA, del 09/06/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

sentite le conclusioni del PG Dr. ((omissis)), il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza emessa il 16 maggio 2014 il Gip del Tribunale di Bologna disponeva l'applicazione nei confronti di (OMISSIS) - imputato di omicidio volontario in danno di un suo c…

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