Consiglio di Stato sentenza n. 2742 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:2742SENT

Massima

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Il giudice amministrativo è competente a conoscere della domanda di risarcimento del danno connessa all'occupazione illegittima di un suolo a seguito di una dichiarazione di pubblica utilità, anche quando il decreto di esproprio sia stato adottato tardivamente rispetto ai termini fissati per l'avvio e l'ultimazione della procedura espropriativa. Ciò in quanto tale domanda attiene a un comportamento dell'amministrazione direttamente collegato all'esercizio, ancorché illegittimo, di un pubblico potere, rientrando pertanto nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo ai sensi dell'art. 53 del d.P.R. n. 327/2001 e dell'art. 34 del d.lgs. n. 80/1998. Il giudice amministrativo, in tali casi, può conoscere sia della domanda di risarcimento per equivalente sia di quella in forma specifica. La declinatoria di giurisdizione è pertanto erronea, dovendosi annullare la sentenza impugnata con rinvio al primo giudice per il prosieguo del giudizio. La deliberazione che approva il progetto di un'opera pubblica e ne dichiara la pubblica utilità, pur se carente dell'indicazione dei termini di inizio e ultimazione delle espropriazioni, non è nulla ma soltanto annullabile. Pertanto, in assenza di tempestiva impugnazione di tale deliberazione, non può disporsi l'annullamento del successivo decreto di esproprio, in quanto atto meramente esecutivo, essendo precluso l'accertamento incidentale della sua illegittimità derivata. Tuttavia, ove il decreto di esproprio sia stato adottato tardivamente rispetto ai termini fissati dalla deliberazione di approvazione del progetto, l'occupazione del suolo oltre tali termini è da considerarsi illegittima, con conseguente risarcibilità del danno subito dal proprietario.

Sentenza completa

N. 08885/2008
REG.RIC.

N. 02742/2013REG.PROV.COLL.

N. 08885/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8885 del 2008, proposto da:
Maria Antonietta Pucciatti, rappresentata e difesa dall’avv. Maria Luisa Acciari, ed elettivamente domiciliata in Roma, alla via Dora n. 1, presso lo studio degli avv.ti Vincenzo Cerulli Irelli e Maria Athena Lorizio, per mandato a margine dell’appello;

contro

Provincia di Viterbo, in persona del Presidente pro-tempore della Giunta provinciale, rappresentata e difesa dall’avv. Maria Teresa Stringola, dirigente del settore avvocatura, ed elettivamente domiciliata in Roma, alla via C. Fracassini n. 18, presso lo studio dell’avv. R. Venettoni, per mandato a margine della memoria di costituzi…

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