Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3861 del 26 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:3861PEN

Massima

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Il condannato in procedimento penale contumaciale, che chieda la restituzione nel termine per impugnare la sentenza di condanna, ha l'onere di provare il momento della conoscenza effettiva della sentenza pronunciata, non essendo sufficiente la mera dichiarazione di non averne avuto conoscenza. Ove tale prova non sia pienamente raggiunta, non può essere concesso il nuovo termine per l'impugnazione. Inoltre, la notifica personale al condannato dell'atto di appello proposto dal Pubblico Ministero avverso la sentenza di primo grado fa sorgere in capo all'imputato la conoscenza dell'esistenza della sentenza, facoltizzandolo ad attivarsi per conoscerne il contenuto e proporre eventuale appello incidentale. Pertanto, l'istanza di restituzione in termini presentata a distanza di oltre due mesi dalla predetta conoscenza risulta proposta fuori termine e, di conseguenza, inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia, avverso l'ordinanza emessa dalla Corte d'appello di Brescia, seconda sezione penale, n. 552/2015, in data 08/01/2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
letta la memoria ex articolo 611 c.p.p. presentata nell'interesse del ricorrente in data 11/11/2016;
sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere D…

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