Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'aggiudicazione di un appalto per il servizio di igiene urbana e raccolta differenziata, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La verifica di anomalia dell'offerta economicamente più vantaggiosa deve essere effettuata solo se entrambi i punteggi relativi all'offerta tecnica ed economica superano i quattro quinti dei corrispondenti punteggi massimi previsti dal bando di gara, in applicazione dell'art. 97, comma 3, d.lgs. n. 50/2016. Il giudizio sulla verifica dell'anomalia costituisce espressione di discrezionalità tecnica della stazione appaltante, sindacabile dal giudice amministrativo solo in caso di macroscopica illogicità o erroneità fattuale. 2. La relazione tecnica allegata all'offerta deve rispettare le prescrizioni del disciplinare di gara in ordine al numero massimo di pagine, all'interlinea e alla formattazione del testo. In caso di mancato rispetto di tali prescrizioni, la stazione appaltante deve escludere dalla valutazione le parti eccedenti il limite dimensionale imposto, senza poter attribuire il punteggio all'intera relazione. Spetta alla stazione appaltante rinnovare la valutazione della relazione tecnica conformandosi ai principi enunciati. 3. Il giudice amministrativo non può sostituire il proprio giudizio a quello della stazione appaltante in ordine alla valutazione della congruità e sostenibilità dell'offerta, trattandosi di valutazione tecnico-discrezionale, salvo i casi di manifesta illogicità o erroneità.