Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 15497 del 21 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:15497PEN

Massima

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La sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio accumulato da una persona fisica, in assenza di adeguate giustificazioni, integra la presunzione di illecita accumulazione patrimoniale, legittimando il sequestro preventivo dei beni ai sensi dell'articolo 240-bis del codice penale. Tale presunzione, che opera come inversione dell'onere della prova, può essere superata solo attraverso specifiche e verificate allegazioni da parte dell'interessato, idonee a dimostrare la legittima provenienza dei beni in sequestro in quanto acquistati con proventi proporzionati alla propria capacità reddituale lecita, anche attingendo al patrimonio legittimamente accumulato in precedenza. L'indagine patrimoniale finalizzata all'applicazione della confisca di cui all'articolo 240-bis c.p. può legittimamente estendersi anche a periodi antecedenti rispetto alla commissione del reato presupposto, al fine di verificare la capacità di accumulo di provviste da parte dell'indagato e la compatibilità del patrimonio con i redditi dichiarati, senza che ciò comporti una violazione del principio di ragionevolezza temporale. Inoltre, l'indagine patrimoniale può riguardare non solo il patrimonio dell'indagato principale, ma anche quello di soggetti terzi, qualora emerga un'intestazione fittizia dei beni, finalizzata ad eludere le misure di prevenzione patrimoniale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. RANALDI Alessand - rel. Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandro - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/02/2021 del TRIB. LIBERTA' di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALESSANDRO RANALDI;
lette le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 4.2.2021, il Tribunale del Riesame di Bari ha respinto l'istanza proposta da (OMISSIS) - indagata, in concorso con il figlio (OMISSIS), per il reato di cui all'articolo 512-bis c.p. - avverso il decreto di sequestro preventivo disposto …

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