Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 15277 del 9 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:15277PEN

Massima

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Il concorso nel reato di detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio richiede un contributo partecipativo, morale o materiale, alla condotta criminosa altrui, caratterizzato dalla coscienza e volontà di arrecare un apprezzabile contributo alla realizzazione dell'evento illecito. Tale contributo può consistere in condotte esteriori che forniscano un apporto nell'ideazione, organizzazione ed esecuzione del reato, o anche in una mera condotta agevolatrice, purché non meramente successiva alla consumazione del fatto. La semplice presenza della persona nell'auto del reo e l'aver assistito alla consegna dello stupefacente, pur potendo essere indizi di una compartecipazione, non sono di per sé sufficienti a integrare gli estremi del concorso, essendo necessario accertare il concreto contributo causale fornito dall'agente alla realizzazione del reato. La valutazione di tale contributo deve essere effettuata ex ante, sulla base di un giudizio prognostico sulla idoneità della condotta a favorire l'illecito. Pertanto, la mera presenza della persona nell'auto del reo e la sua conoscenza dell'attività illecita, in assenza di un accertato contributo partecipativo, morale o materiale, alla detenzione di droga per fini di spaccio, non integrano gli estremi del concorso nel reato, configurando al più una mera connivenza non punibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Lionello - Presidente

Dott. MARZANO Francesco - Consigliere

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PA. Ka. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza del 16/6/2008 della Corte di Appello di Roma;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

sentite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

Si osserva:

FATTO E DIRITTO

1. Con sentenza del 29/1/2008 il Tribunale di Cassino, in sede di giudizio abbrevi…

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