Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti si configura quando vi sia un vincolo associativo stabile e duraturo, con una struttura organizzativa, una ripartizione di ruoli e compiti tra i partecipi, nonché la consapevolezza e volontà di ciascuno di contribuire alla realizzazione del programma criminoso comune, anche attraverso il compimento di singoli reati-fine, senza che sia necessaria la partecipazione di tutti gli associati a ciascuna attività illecita. Il ruolo apicale e direttivo nell'associazione può essere attribuito a colui che, disponendo di una rete di contatti e relazioni, anche all'estero, sia in grado di organizzare e programmare le importazioni di ingenti quantitativi di droga, coordinando gli altri partecipi, assicurando l'assistenza legale ai corrieri arrestati e la continuità operativa del sodalizio anche in costanza di detenzione. La prova della partecipazione all'associazione può desumersi da una pluralità di elementi convergenti, quali la disponibilità di una struttura logistica di copertura, l'utilizzo di mezzi di comunicazione sofisticati, la tenuta di una contabilità dell'attività illecita, l'assistenza legale ai corrieri arrestati, la capacità di ingaggiare nuovi corrieri e la consistenza e continuità delle importazioni, nonostante i sequestri e le perdite subite. Il diniego delle attenuanti generiche è giustificato dalla gravità dei fatti, dalla rilevanza del ruolo ricoperto e dall'intensità del dolo dimostrata nel programmare incessantemente nuove importazioni, anche in costanza di detenzione.