Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6584 del 11 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:6584PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve tenere conto di tutti gli elementi di prova acquisiti, anche di quelli che introducono un ragionevole dubbio in ordine all'esclusiva disponibilità del luogo del reato da parte dell'indagato. Ove emergano plurime dichiarazioni che contrastano con l'ipotesi accusatoria, il giudice è tenuto a motivare adeguatamente il superamento di tale situazione di incertezza, non potendo fondarsi su elementi di prova insufficienti o contraddittori per disporre la custodia cautelare in carcere. Il principio di ragionevole dubbio, infatti, impone al giudice di valutare con particolare rigore gli elementi a carico dell'indagato, non potendo egli prescindere da una disamina complessiva del quadro probatorio, anche di quello favorevole all'indagato, al fine di accertare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza. Solo ove tale verifica dia esito positivo, il giudice potrà disporre la misura cautelare, dovendo altrimenti revocarla in presenza di una situazione di incertezza probatoria che non consente di superare il ragionevole dubbio sull'attribuibilità del fatto all'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO Frances - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenz - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari;

avverso l'ordinanza emessa in data 14-5-12 dal Tribunale di Bari nei confronti di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS).

Udita la relazione fatta dal Consigliere, dott. ((omissis)).

Udite le richieste del Pubblico Ministero, dott. Viola, che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.

Udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'inammissibilita…

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