Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34307 del 19 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34307PEN

Massima

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Il tentativo di reato si configura quando l'agente compie atti idonei, non equivoci e diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, superando la mera fase preparatoria e giungendo alla fase esecutiva, anche se il delitto non si verifica per cause indipendenti dalla volontà dell'agente. La desistenza volontaria dal proposito criminoso, che esclude la punibilità del tentativo, ricorre solo quando l'agente interrompe la propria condotta per una scelta autonoma e libera, non determinata da fattori esterni che renderebbero estremamente improbabile il successo del reato. Le dichiarazioni accusatorie di un concorrente nel reato possono essere considerate prova sufficiente anche di circostanze aggravanti, purché siano sorrette da riscontri esterni relativi al nucleo centrale del fatto. Nell'applicazione delle circostanze aggravanti e nella valutazione delle attenuanti generiche, il giudice può legittimamente considerare, oltre alla gravità del fatto, anche la condotta precedente e successiva dell'imputato, nonché la sua personalità, senza che ciò comporti una duplicazione indebita della medesima circostanza. La continuazione tra più reati richiede la prova di un unico disegno criminoso, che non può essere desunto dalla mera connessione oggettiva tra i fatti, essendo necessario un nesso soggettivo di unitarietà della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AN. MA. VA. , N. IL (OMESSO);

2) PA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 886/2010 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 20/09/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Volpe Giuseppe, che ha concluso per il rigetto del ricorso…

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