Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza breve n. 598 del 2019

ECLI:IT:TARVEN:2019:598SENB

Massima

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L'occupazione del suolo pubblico comporta un utilizzo, a fini privati, di spazi pubblici sottratti all'uso comune, sicché le funzioni che l'Amministrazione è chiamata ad esercitare in questa materia involgono l'esercizio di un'ampia ed estesa discrezionalità, non limitata alla mera scelta delle aree da occupare, ma estesa anche alla determinazione della dimensione, dei tempi e dei modi dell'occupazione, nonché di tutte le eventuali restrizioni e forme di contemperamento ritenute opportune dal punto di vista viabilistico, urbanistico, architettonico, paesaggistico, tenendo conto della pluralità di interessi pubblici e privati coinvolti. L'Amministrazione, nell'esercizio di tale discrezionalità, può approvare atti di pianificazione e programmazione dell'assetto del territorio, anche riguardanti la disciplina degli spazi pubblici da assegnare in concessione ai privati ai fini dell'esercizio del commercio, senza essere gravata dall'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento né da quello di puntuale motivazione, essendo sufficienti i principi e i criteri di fondo del piano, emergenti dagli atti del procedimento, salvo che le scelte effettuate non siano inficiate da errori di fatto o da abnormi illogicità. Tali atti di pianificazione e programmazione, pur incidendo sulle concessioni di suolo pubblico già rilasciate, non determinano una violazione del principio di tutela dell'affidamento, in quanto l'occupazione del suolo pubblico non configura un diritto acquisito del concessionario, ma un mero interesse legittimo, soggetto alle esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio pubblico, che l'Amministrazione è tenuta a perseguire nell'esercizio della propria discrezionalità.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/05/2019

N. 00598/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00365/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 365 del 2019, proposto da
Bar Stellina di Weng Jinmiao S.a.s., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Mauro Manfren, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Venezia, Sestiere di Cannaregio n. 5783;

contro

Comune di Venezia, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonio Iannotta, Nicoletta Ongaro, Silvia Privato, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Antonio Ian…

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