L'esercizio dei poteri extra ordinem di cui all'art. 54 del T.U.E.L. da parte del Sindaco, finalizzati alla tutela dell'incolumità pubblica, presuppone l'accertamento di una situazione di pericolo concreto e attuale, che deve essere adeguatamente motivata nell'atto. La mera carenza formale della documentazione necessaria al rilascio del certificato di prevenzione incendi non è di per sé sufficiente a giustificare l'adozione di un'ordinanza contingibile e urgente, essendo il Sindaco tenuto a esplicitare le specifiche ragioni per le quali le carenze prevenzionistiche appaiono idonee a generare una situazione di pericolo per la pubblica incolumità non fronteggiabile con i rimedi ordinari previsti dall'ordinamento. Pertanto, è illegittima l'ordinanza sindacale che ordini la cessazione di un'attività commerciale per carenza del certificato antincendio, senza adeguata motivazione in ordine all'esistenza di un pericolo concreto e attuale per la pubblica incolumità.