Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7368 del 19 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:7368PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La sproporzione tra la reazione dell'imputato e l'atteggiamento complessivo posto in essere dalla persona offesa, anche in un contesto conflittuale caratterizzato da reciproche provocazioni, esclude il riconoscimento dell'attenuante della provocazione di cui all'art. 62, comma 1, n. 2, c.p. Ciò in quanto la condotta aggressiva dell'imputato, che ha dato inizio all'alterco verbale e fisico, non può ritenersi necessitata o giustificata dalla condotta della vittima, neppure quando questa sia stata imprudente o ingiusta. Inoltre, il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche è legittimamente motivato dalla gravità oggettiva del fatto, consistente in un "brutale pestaggio sulla pubblica via a seguito di un banale incidente", senza che il giudice sia tenuto a esaminare analiticamente tutti i parametri di cui all'art. 133 c.p., potendo limitarsi a indicare quelli rilevanti per la decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente -

Dott. SCARLINI Enrico Vittorio Stanislao - Consigliere -

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere -

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere -

Dott. RENOLDI Carlo - Relatore -

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Da.Ma., nato a C il Omissis
avverso la sentenza della Corte di appello di Roma in data 6/02/2023;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Carlo Renoldi;
letta la requisitoria scritta presentata ai sensi dell'art. 23, comma 8, d.l. 28 ottobre 2020, n. 137, con cui il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Luigi Giordano, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 6 febbraio 2023 la Corte di appello …

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