Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10722 del 16 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:10722PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato non richiede necessariamente un previo accordo o una reciproca consapevolezza dei diversi apporti, essendo sufficiente che la coscienza del contributo fornito all'altrui condotta esista unilateralmente. Il concorso può pertanto manifestarsi come previo concerto, come intesa istantanea o come semplice adesione all'opera di altri, purché la partecipazione avvenga ad un'azione ancora in corso. Inoltre, la mera presenza non occasionale nel medesimo contesto topico-temporale durante l'esecuzione del reato può essere sufficiente a configurare il concorso, qualora tale presenza abbia fornito all'autore del fatto stimolo all'azione o maggior senso di sicurezza nella propria condotta. Ciò che rileva è che il contributo causale della condotta del concorrente, anche se intervenuto in una fase successiva all'ideazione e all'esecuzione del reato, abbia avuto efficacia decisiva nella realizzazione del delitto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PM presso il Tribunale di Reggio Emilia;

nel procedimento a carico di:

Ve. Ca. e Mu. Ma. ;

avverso l'ordinanza del 15-16.10.10 del Tribunale di Bologna, sezione riesame;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in Camera di consiglio la relazione del Consigliere Dott. Antonio Manna;

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. Giovanni Salvi, che ha concluso p…

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