Consiglio di Stato sentenza n. 5809 del 2005

ECLI:IT:CDS:2005:5809SENT

Massima

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Il termine di decadenza per l'impugnazione di una sentenza amministrativa è di sessanta giorni dalla sua notificazione. Il mancato rispetto di tale termine comporta l'irricevibilità del ricorso in appello, in quanto il diritto di impugnazione si estingue decorso il predetto termine perentorio. Il principio di decadenza è volto a garantire la certezza dei rapporti giuridici e l'efficienza dell'azione amministrativa, imponendo al destinatario di un provvedimento giurisdizionale di attivarsi tempestivamente per far valere le proprie ragioni. L'inosservanza del termine di decadenza, pertanto, determina l'inammissibilità del gravame, a prescindere dalla fondatezza dei motivi dedotti, in quanto il decorso del termine preclude la possibilità di rimettere in discussione la decisione impugnata. Tale principio trova applicazione anche nel caso in cui l'Amministrazione impugni una sentenza sfavorevole, essendo tenuta a rispettare il medesimo termine di sessanta giorni dalla notificazione del provvedimento giurisdizionale. Ciò al fine di assicurare la stabilità e l'intangibilità delle decisioni giurisdizionali, evitando che l'Amministrazione possa rimettere in discussione indefinitamente le pronunce sfavorevoli. Pertanto, il mancato rispetto del termine di decadenza per l'impugnazione di una sentenza amministrativa comporta l'irricevibilità del ricorso in appello, a prescindere dalla fondatezza dei motivi dedotti, in quanto il decorso del termine preclude la possibilità di rimettere in discussione la decisione impugnata, garantendo la certezza dei rapporti giuridici e l'efficienza dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello proposto dal Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato presso i cui uffici è legalmente domiciliato in Ro., ((omissis)). Po. n. 12.
contro
l'Istituto di vigilanza "Ve.", rappresentato e difeso dall'avv. El. Pe. ed elettivamente domiciliato in Ro., Via L. Ma., n. 24, presso lo studio del cav. Lu. Ga.
per l'annullamento
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia, Sezione I di Lecce, n. 181 del 13 marzo 1998.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'Istituto appellato;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive difese;
Visti gli atti tutti della causa;
Alla pu…

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