Consiglio di Stato sentenza n. 5036 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:5036SENT

Massima

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Il Comune può sospendere il rilascio di una nuova autorizzazione per l'attività di coltivazione di cava qualora il richiedente non abbia ancora adempiuto agli obblighi di ricomposizione ambientale relativi a una precedente autorizzazione, anche in assenza di un formale provvedimento di decadenza di quest'ultima. Tale potere di sospensione trova fondamento nell'esigenza di assicurare il corretto adempimento degli obblighi di recupero ambientale, quale interesse pubblico primario, e si giustifica in ragione del nesso di interdipendenza tra i procedimenti autorizzativi che abbiano ad oggetto autorizzazioni alla coltivazione di cave rilasciate/da rilasciarsi a favore del medesimo operatore economico. Pertanto, il Comune, pur non avendo adottato un provvedimento di decadenza dalla precedente autorizzazione, può legittimamente sospendere il rilascio di una nuova autorizzazione richiesta dal medesimo soggetto, qualora quest'ultimo risulti inadempiente agli obblighi di ricomposizione ambientale relativi alla precedente autorizzazione, senza che ciò integri una violazione dei doveri di correttezza e proporzionalità dell'azione amministrativa, essendo l'azione del Comune improntata alla buona fede e al perseguimento del preminente interesse pubblico al recupero ambientale. La mancata adozione del provvedimento di decadenza dalla precedente autorizzazione non preclude al Comune la possibilità di sospendere il rilascio della nuova autorizzazione, in quanto la legge regionale pone un nesso di interdipendenza tra i procedimenti autorizzativi, al fine di assicurare l'adempimento degli obblighi derivanti dalle precedenti autorizzazioni. Pertanto, il Comune non incorre in responsabilità risarcitoria per aver sospeso il procedimento di rilascio della nuova autorizzazione, in assenza di un formale provvedimento di decadenza dalla precedente autorizzazione, qualora risulti accertato l'inadempimento del richiedente agli obblighi di ricomposizione ambientale relativi a quest'ultima.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/06/2024

N. 05036/2024REG.PROV.COLL.

N. 01069/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1069 del 2020, proposto da
Ciabocco S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, viale delle Medaglie D'Oro 266;

contro

Comune di San Ginesio, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche n. 00426/…

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