Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1390 del 2023

ECLI:IT:TARCT:2023:1390SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di un manufatto edilizio realizzato in assenza di titolo abilitativo è un atto dovuto e vincolato, che non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento né una particolare motivazione in ordine alle ragioni di interesse pubblico sottese all'ordine demolitorio. Ciò in quanto l'ordinamento tutela l'affidamento del privato solo quando esso sia incolpevole, mentre la realizzazione e il consapevole mantenimento di un'opera abusiva si concretizza in una volontaria attività "contra legem" del privato, che non può ingenerare alcuna aspettativa giuridicamente qualificata. Pertanto, l'ordine di demolizione di un manufatto abusivo, anche quando intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso e il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso, non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, essendo sufficiente il mero richiamo al presupposto di fatto dell'abuso edilizio, di cui il privato deve essere ragionevolmente a conoscenza. Inoltre, il pagamento da parte del privato di tributi connessi all'immobile abusivo non incide sulla legittimità del provvedimento di demolizione, in quanto tali importi trovano la propria causa giustificatrice nella realizzazione di una nuova unità immobiliare di cui il privato ha pienamente goduto, per cui la loro causa genetica resta ferma anche in caso di rigetto dell'istanza di condono e di ordine di demolizione. Infine, la necessità dello strumento attuativo previsto dallo strumento urbanistico generale non viene meno per il solo fatto che l'area sia in gran parte edificata, essendo consentito all'Amministrazione, nell'ambito dell'ampia discrezionalità propria dell'esercizio del potere pianificatorio, prevederne l'adozione anche ai fini di un più omogeneo ed efficiente sviluppo dell'abitato.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/04/2023

N. 01390/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00031/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 31 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, n.q. di procuratore di -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di -OMISSIS-, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

- dell’ordinanza dirigenziale n. 3 del 7 ottobre 2014 dell’Area Tecnica del Comune di -OMISSIS-;

per quanto riguarda i motivi aggiunti depositati il 6 marzo 2015:

- per l’annullamento dell'ordinanz…

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