Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44718 del 2 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:44718PEN

Massima

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Il reato associativo di cui agli artt. 73 e 74 del D.P.R. n. 309/1990 si configura quando vi sia la prova di un vincolo stabile e duraturo tra più soggetti, finalizzato alla commissione di una pluralità di reati in materia di stupefacenti, anche attraverso il coordinamento e la ripartizione di compiti e ruoli all'interno dell'associazione. La sussistenza di tale vincolo associativo non è esclusa dalla circostanza che talune condotte illecite possano essere inquadrate, in astratto, nel concorso di persone nel reato, atteso che il reato associativo si caratterizza per l'esistenza di un programma criminoso unitario e duraturo, che trascende la singola condotta delittuosa. Pertanto, la valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato associativo deve essere effettuata sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi probatori, senza che assuma rilievo decisivo la qualificazione giuridica di singole condotte, purché emerga in modo chiaro l'esistenza di un vincolo associativo stabile e duraturo, finalizzato alla commissione di una pluralità di reati. In particolare, la prova del vincolo associativo può desumersi da elementi quali la ripartizione di compiti e ruoli all'interno del gruppo, la continuità e sistematicità delle condotte illecite, l'utilizzo di una medesima base logistica e il coordinamento delle attività criminose anche durante la detenzione di alcuni sodali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccar - rel. Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabin - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 18/03/2021 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Amoroso Riccardo;
lette le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Picardi Antonietta, depositate ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO<…

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