E` manifestamente infondata la questione di legittimita` costituzionale dell`art. 548, comma secondo, cod. proc. pen. per contrasto con gli artt. 3 e 24 della Corte Costituzionale sotto il profilo che, prevedendo tale norma l`obbligo dell`avviso soltanto per il caso di deposito della sentenza oltre il termine fissato dalla legge, e non anche nel caso in cui esso sia avvenuto entro il predetto termine, vi sarebbe violazione del principio di uguaglianza e del diritto alla difesa, poiche` e` indifferente per l`imputato e per il difensore che la sentenza sia stata depositata entro o oltre il termine prescritto dalla legge. Infatti, le situazioni processuali di imputati e difensori dinanzi all`alternativa del deposito della sentenza entro o oltre il termine fissato dalla legge non sono tra loro assimilabili perche`, mentre nel caso di deposito della sentenza nel termine di legge, questo e` noto preventivamente sia all`imputato che al difensore, per costoro, quando la sentenza viene depositata oltre il termine prefissato dalla legge, non vi e` certezza della data del deposito, ne` della possibilita` di prendere visione della motivazione della sentenza ne` del termine iniziale di decorrenza per la proposizione dell`impugnazione.  Pertanto, se nel primo caso e` sufficiente la disposizione di carattere generale, nel secondo, invece, e` necessario fare ricorso all`avviso di deposito della sentenza.