Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 26036 del 12 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26036PEN

Massima

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Il ricorso personale proposto dal soggetto indagato avverso l'ordinanza cautelare è inammissibile, in quanto, a seguito dell'entrata in vigore della novella legislativa di cui alla L. n. 103 del 2017, il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti del tribunale del riesame deve essere presentato a mezzo di difensore munito di procura speciale, ai sensi dell'art. 613, comma 1, c.p.p. L'inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, in assenza di elementi idonei ad escludere la sua colpa nella determinazione della causa di inammissibilità, anche al versamento di una somma in favore della Cassa delle ammende, nella misura ritenuta equa dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/01/2019 del TRIBUNALE di BOLOGNA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. APRILE STEFANO;
rilevato che il procedimento e' stato fissato de plano.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il provvedimento impugnato, il Tribunale di Bologna, in funzione di tribunale del riesame, ha confermato l'ordinanza cautelare messa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rimini a carico di (OMISS…

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