Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40414 del 16 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:40414PEN

Massima

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La parte civile, a seguito delle modifiche introdotte dalla Legge n. 46 del 2006 all'art. 576 c.p.p., ha la facoltà di proporre appello contro i capi della sentenza di condanna che riguardano l'azione civile, oltre che, ai soli effetti della responsabilità civile, contro le sentenze di proscioglimento pronunciate nel giudizio penale. Tale interpretazione, fondata su un'ermeneutica sistematica e costituzionalmente orientata del complessivo quadro normativo in tema di impugnazioni, mira ad evitare asimmetrie ed irragionevoli posizioni processuali differenziate, in ossequio al principio di cui all'art. 111, comma 2, Cost. Pertanto, la parte civile può utilmente proporre appello avverso la sentenza del giudice di pace che l'abbia ritenuta soccombente, senza essere limitata al solo ricorso per cassazione, al fine di tutelare pienamente il suo diritto di azione e di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PR. PE. GA. N. IL (OMESSO);

2) AN. LI. N. IL (OMESSO);

3) BE. ET. UM. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 05/06/2008 GIUDICE DI PACE di SPOLETO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARROZZA ARTURO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BAGLIONE Tindari, che ha chiesto qualificata l'impugnazione appello, trasmettersi gli atti alla Corte d'Appello.

Ud…

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